Vorrei una magia dove tutto è quiete
Unire il mio respiro alle stelle
Essere luce, illuminando le tenebre
Gillyan
Vorrei una magia dove tutto è quiete
Unire il mio respiro alle stelle
Essere luce, illuminando le tenebre
Gillyan
Affollati pensieri.
Stancamente osservo
un attimo della mia malinconia
Gillyan
Distesa sulla memoria del tempo,
ascolto battiti di cuori di sconosciuti
Soavi palpiti che fanno di questo giorno
una giostra d’ emozioni
Gillyan
Gli occhi che guardano nel buio
in attesa di un rumore familiare
Ma una luce fioca m’invoglia ad alzarmi
Il primo, il secondo, al terzo passo la paura mi assale.
Mi ferma, mi urla, mi trascina in un angolo.
Sono sola, persa, sfinita: piango.
Poi, di nuovo, la debole luce m’ illumina…
Mi tende la mano portandomi con sé
Gillyan
Da questo cielo ricevo sensazioni contrastanti
Non sono liete, nemmeno tristi.
Sono soltanto personali:vanno a salutare l’anima
Gillyan
Un giorno.
Al calar della sera,
mi aspettavi nel cielo d’inverno.
Descrivevi nell’aria anelli di luce.
Amica o nemica: mi chiesi.
Fammi capire qual è la ragione del tuo interesse.
Da un mondo lontano arrivo: mi disse.
Un giorno di nuovo verrò e forse la vita, per voi cambierà
Gillyan
Mia figlia non è un tesoro è
una miniera di preziosi e oro
M’ insegna ad essere migliore
Universo che avvolge la vita
Stella generosa che illumina la mia anima
Mia figlia è sempre presente
Così vicino che sento battere il suo cuore
Gillyan
Odori senza tempo
hanno impregnato
fazzolletti d’ aria
Volano tra spazi infiniti,
ubriacando mondi
Gillyan
Un cielo così mi riscalda
Non ho bisogno del calore del sole
per sentire l’ emozione del mio cuore
Gillyan
Intima visione nello sguardo dell’ anima